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Dott. Giuseppe Luca Reffoli

psichiatra, psicoterapeuta

Pavia, Alessandria, Legnano, Milano
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Informazioni su di me

Chi sono...

Buongiorno !
Sono Giuseppe Luca Reffoli, mi sono formato come medico psichiatra presso l'Università degli Studi di Pavia dove ho potuto esercitare e sviluppare la mia passione per la Psichiatria.
Mi piace un approccio con i miei assistiti basato sulla fiducia e sulla relazione.
Sono contattabile tutti i giorni direttamente sul cellulare.
Ho un approccio farmacologico moderato e focalizzo il trattamento sull'attenzione per la persona al fine di ottenere un rapido miglioramento della qualità di vita.
Laurea in Medicina e Chirurgia nel 2007
Specializzazione in Psichiatria e Psicoterapia con Lode
Esperienze lavorative in Italia e in Svizzera
Patologie trattate:
Disturbi d'ansia e dell'Umore
Disturbi Psicotici
Disturbi somatoformi
Disturbi Dissociativi
Disturbo Ossessivo Compulsivo
Autismo
Disturbi Neurocognitivi
Disturbi di Personalità
Reperibilità telefonica

Specializzazioni
  • Psicoterapia
  • Psichiatria
Formazione
  • Università degli Studi di Pavia
Competenze linguistiche
  • Inglese
  • Italiano
Premi e riconoscimenti
  • .
Patologie trattate
  • Psicosi
  • Disturbo ossessivocompulsivo
  • Cefalea
  • Disturbo di personalità
  • demenza
  • Ipocondria
  • Sindrome da deficit di attenzione e iperattività
  • Mania
  • Schizofrenia
  • disturbo post traumatico da stress
  • Stress
  • Borderline
  • Disturbo d'ansia generalizzato
  • Disturbi psicotici
  • Sindrome da burnout
  • Autismo
  • Autostima
  • Crisi
  • Disturbi psicosomatici
  • Disturbo bipolare
  • Depressione
  • Fobia
  • Attacco di panico
  • Depersonalizzazione

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Prezzi

consulenza online 120 €
prima visita psichiatrica 220 €
visita psichiatrica di controllo 170 €

Recensioni dei pazienti

Trovarne di dottori così! Sorridente ed empatico. Ti mette subito a tuo agio. Avevo già avuto dei feedback molto positivi. In sala d’attesa ho avuto modo di parlare ci. Dei signori che raccontandomi la loro esperienza e facendo questo percorso, si sono sentiti come quando qualcuno ti salva la vita. Ancora grazie
Paziente
Paziente
Perfetto in tutto ottimo dottore perfetto in tutto
Paziente
Paziente
Professionista competente e che mette a proprio agio.
Paziente
Paziente
Dott top Miglior dott Cordiale ti mette a tuo agio e io devo ringraziarlo perché ora sto molto meglio grazie a lui e la sua terapia
Paziente
Paziente
Professionista competente e senza troppi fronzoli, dritto al punto. La miglior prima visita di sempre.
Paziente
Paziente
Molto empatico e mi ha aiutato tantissimo a risolvere i miei disturbi di ansia
Paziente
Paziente
Ho accompagnato mia figlia ancora minorenne per una prima visita. Ho apprezzato molto il modo cortese ed informale con cui ci ha ricevuto e che gli ha permesso di instaurare subito un rapporto di fiducia con la paziente. Chiaro ed esaustivo nelle spiegazioni.
Paziente
Paziente
Il dott.Reffoli ha saputo gestire in maniera eccellente il caso di una persona a me cara con professionalita',ridando luce ad un momento buio e critico manifestando un ascolto empatico e cordialita'. Non smettermo mai di ringraziare per quello che ha fatto per noi perche oltre al professionista ce' una persona che davvero ama il suo lavoro e si percepisce fino in fondo. Consigliamo a chiunque si trovi in difficolta' di affidarsi a mani esperte e competenti..dott.Reffoli!
Paziente
Paziente
Professionista serio ed affidabile. Estremamente competente e preparato. E soprattutto empatico. Lo consiglio. Senza se e senza ma.
Paziente
Paziente
Il dottor Reffoli è un bravo professionista, molto attento, scrupoloso, oltre ad essere una persona molto simpatica. Una persona che mette a proprio agio.
Paziente
Paziente
Ho sofferto per molti anni, girovagando da medico a medico, senza avere una risposta al mio stare male. Il Dr. Reffoli mi ha accolta con simpatia, ascoltata attentamente e spiegato, in modo che comprendessi, il percorso terapeutico proposto. Professionista molto attento, empatico e sempre disponibile. Un grazie immenso per avere dato un nome ed una terapia alla mia sofferenza. Sto finalmente molto meglio. La ringrazio, caro dottore.
Paziente
Paziente
Il Dott. Reffoli si è dimostrato un professionista esperto, empatico e simpatico (dote che reputo importante soprattutto nel mondo psichiatrico). Mette a suo agio il paziente e spiega dettagliatamente l’iter da seguire ponendo domande per creare una piacevole sinergia con il paziente. Consigliato
Paziente
Paziente
Disponibile, molto competente ed empatico. Consigliatissimo
Paziente
Paziente
Un vero professionista, molto professionale nel curare i pazienti e nel cercare soluzioni in base alle proprie esigenze. Grazie alle sue cure oggi vivo una vita più serena e sono più sicuro di me. Grazie doc
Paziente
Paziente
il dottor Reffoli è competente e molto scrupoloso. Ho risolto una mia grave crisi solo grazie a lui. Lo consiglio caldamente
Paziente
Paziente
Trovo in Luca un professionista cordiale , serio e affidabile. Ha saputo ascoltarmi dal primo giorno e mi ha accompagnato fuori dal tunnel della depressione. Lo consiglio!
Paziente
Paziente
Grande disponibilità nell'ascolto del paziente. Spiegazioni chiare sulla terapia da seguire. Medico competente e rassicurante; soddisfatta della visita
Paziente
Paziente
Mi sono sentita a mio agio . Il dottore è stato disponibile fin da subito al telefono e poi durante la visita: professionale, attento. La cura ha dato ottimi risultati.
Paziente
Paziente
Non solo uno specialista eccezionale, ma un punto di riferimento. Dopo tanti tentativi con specialisti del settore, il Dott. Reffoli è riuscito a trovare i trattamenti su misura per me. Sempre disponibile e flessibile se necessario, lo consiglio davvero per chi cerca un supporto con un valore aggiunto!
Paziente
Paziente
Il Dott. mi ha accolta con affabilità, cortesia e sincera disponibilità all'ascolto. Inoltre si è dimostrato coscienzioso e competente riservandomi tutto il tempo necessario per una visita accurata. Sono uscita fiduciosa e piena di gratitudine
Paziente
Paziente
Il Dott. Giuseppe Luca Reffoli è molto attento, scrupoloso e disponibile. Mi sono trovato molto bene.
Paziente
Paziente
Sono stata in cura molti anni per una brutta depressione, dopo l'ultima ricaduta avevo perso la speranza. Il Dr. Reffoli mi ha aiutata a rialzarmi, facendomi sentire sempre la sua presenza e prescrivendomi una nuova terapia. Gentile, attento, scrupoloso e molto disponibile. Lo ringrazio molto per avermi ascoltata ed ascoltarmi con infinita pazienza. Ottimo medico
Paziente
Paziente
Mi sto trovando molto bene, è sempre attento, cortese, disponibile e con una capacità comunicativa strabiliante. Apprezzo il realismo, la sincerità e la trasparenza circa il percorso da intraprendere e la terapia. Sono ormai tre mesi che mi sono affidato al suo aiuto, ed i risultati si vedono! Mi sento finalmente sereno! Grazie dottore. Lo consiglio vivamente!
Paziente
Paziente
Dottore disponibile e cordiale. Visita accurata e attenta . Qualche minuto di ritardo,ma si sa quando la visita precedente si dilunga un pochino è normale ,non può mica cacciare il paziente! Giustamente viene ascoltato, come sempre ascolta la mia nonnina che si dilunga un pochino ma il dottore si rende comunque disponibile all ascolto. Grazie per la pazienza e per l'aiuto .
Paziente
Paziente
Molto paziente e disponibile, mi ha ascoltata accuratamente ed anche se non è da molto che ho iniziato la cura, la mia vita sta cambiando velocemente. Grazie Dottore.
Paziente
Paziente
Professionista molto competente, attento nell’ascolto, pone le domande corrette aiutandoti ad esporre le tue problematiche. Sa farti sentire a tuo agio. Ottima impressione. Lo consiglierei sicuramente.
Paziente
Paziente
Dottore empatico capace che sa ascoltare e metterti subito a tuo agio rassicurante e simpatico .sono in cura da lui e i risultati si vedono super consigliato
Paziente
Paziente
Cordiale ed empatico è riuscito a mettere subito a suo agio anche mia madre che non ci voleva andare.
Paziente
Paziente
Il dottor Reffoli e’ cortese e disponibile La sua professionalità e’ tangibile Lo consiglio vivamente
Paziente
Paziente
Mi sono trovata molto bene medico scrupoloso molto attento e ti mette a tuo agio consigliatissimo grazie
Paziente
Paziente
Gentile cordiale determinato. Mi ha ascoltato attento alla mio attuale stato di salute prescivendomi la terapia che attualmente giudico valida incoraggiando sui futuri risultati senza conseguenze. Consiglio vivamente.
Paziente
Paziente
Preparato, professionale, sempre disponibile. Terapia efficace con risultati tangibili nel mio caso.
Paziente
Paziente
Un medico psichiatra eccellente. Sa mettere a proprio agio il paziente, con domande mirate che dimostrano empatia e grande attenzione al problema da affrontare. Nel mio caso, mi ha aiutato in maniera rapida ed efficace a risollevarmi da una depressione molto intensa. Altamente consigliato
Paziente
Paziente
Grande professionista sempre presente e disponibile anche al telefono tanta pazienza e umanità grazie.
Paziente
Paziente
Bravissimo! Accogliente solare con una capacità di accogliere informazioni in maniera precisa per formulare una diagnosi giusta
Paziente
Paziente
Il dottor Reffoli è una persona empatica, sorridente e sa mettere a suo agio il paziente. È molto scrupoloso nel raccogliere informazioni e valitare. Presta ascolto ai feedback, alle opinioni ed esigenze personali.
Paziente
Paziente
Durante la prima visita ho riscontrato professionalità ed empatia. La visita è stata molto accurata ed esaustiva
Paziente
Paziente
Professionale, bravo, attento a capire il paziente che ha davanti tramite domande mirate, consigliato
Paziente
Paziente
Professionista serio,attento ai dettagli.buon ascolto del paziente. Accogliente e non fiscale nei tempi.
Paziente
Paziente
Serietà, professionalità, molta cordialità ed alta competenza. Alla prima visita mi ha tolto dubbi e paure dandomi certezza e forza in me stesso per riuscire nel mio obiettivo di vivere sereno e tranquillo
Paziente
Paziente
Un vero professionista competente e molto informato. Umanamente riesce a trasmettere simpatia e fiducia. Consigliato
Paziente
Paziente
Sono andata dal dott.Reffoli per un problema psicosomatico, mi ha ispirato subito fiducia, e' molto professionale, serio e sempre disponibile anche sul cellulare. Non e'da molto che ho iniziato la mia cura ma un po'di miglioramenti gia'ci sono. Ho molto fiducia in questo dottore e nella terapia. Sono certa non mi deludera'.
Paziente
Paziente
Tutto molto bene. Accoglienza, ascolto ed empatia. Consiglio sicuramente il dottore che ha saputo mettermi a mio agio .
Paziente
Paziente
Il Dott. Reffoli ha la capacità di mettere subito a proprio agio il suo paziente. Lo chiama per nome già dall'accoglienza in sala d'attesa, non formalmente per cognome. Ciò sta ad indicare, secondo il mio punto di vista, "vicinanza". È attento, ha la capacità di chiedere tantissimi dettagli anche in una sola ora di seduta. Nel mio caso, ha mostrato moltissima attenzione rispetto alla delicata fase iniziale della terapia, "personalizzandola" in modo da permettermi di affrontarla nel miglior modo possibile. Sinergia di Umanità e Professionalità.
Paziente
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Professionista gentile, educato e preparato. Mi ha messo subito a mio agio anche con la simpatia. Dopo vari medici consultati che mi davano solo medicine senza scavare a fondo adesso mi ritengo piuttosto soddisfatto.
Paziente
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Ottimo Professionista, mi è stato di grande aiuto nonostante la mia diffidenza iniziale trattandosi della mia prima visita!!
Paziente
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Pur essendo il primo colloquio l'ho visto veramente interessato a capire il mio caso. La cosa che mi è piaciuta e che mi sono sentito a mio agio. Un vero professionista.
Paziente
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Il mio problema è introdotto da un caos indistinto di pensieri, cadute di umore e manie che si susseguono imprevedibilmente. Ho pulsioni disordinate, alternando estrema euforia a rallentamenti inspiegabili, tono dell'umore così alterato da provare immotivata tristezza. Il dottore è calmo e mi spiega che se la mia impressione è che il caos domina, nella realtà si tratta di capire per poterlo gestire. Il caos nelle parole e nelle azioni è dunque un'apparenza a mascherare un'altra mia ossessione, quella per l'ordine. Sono immersa in pensieri che non si fermano mai. Il dottore sorregge e aiuta a trovare un mio ritmo accompagnandomi senza sconvolgimenti. La sua cura asseconda il mio caos con scansioni motivate e rotture al momento giusto. Al momento giusto, il suono della sua voce risveglia in me echi che vorticando assumono forma e danno senso al tutto. La sua azione clinica è nell'ordine della riparazione: sciogliamo insieme nodi e mettendoli in riga li rendiamo più visibili. Devo imparare a convivere con la mia psicosi e il dottore mi spiega come...è un aiuto necessario! Maria
Paziente
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Molto preparato, attento e diretto nel colloquio mi sono sentita a mio agio, i profumi che si sentono appena si entra nello studio ti danno un senso di serenità assoluta, peccato non possa seguire il mio caso, ma per chiunque dovesse avere bisogno di uno specialista esperto in neuropsichiatria lo consiglio vivamente
Paziente
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Voglio raccontare il mio caso umano e clinico perché forse può aiutare qualcuno. Talvolta si dice: per guarire basta volerlo. Chi ha la sfortuna di essere malato e di non guarire , potrebbe, a torto, pensare che la malattia sia una mancanza di volontà. Poi c'è l'effetto "aspettativa". Più il paziente è inquieto, più è suggestionabile, quindi tende a conformarsi allo scopo della terapia e sperimenta almeno una parte dei risultati che si attende o che teme. Quindi, informazioni chiare e il contesto all'interno del quale viene fornita la cura sono parte del processo terapeutico. Naturale che effetti di anticipazione si rivelino allorché il paziente, è il caso mio, desidera compiacere il proprio medico. Il dottore si prende del tempo per discutere e personalizzare l'approccio, presentando esperienze e metodi; sa ricorrere al lessico giusto e si complimenta con me perché sono riuscita a imboccare una via personale verso i risultati. Angelina.
Paziente
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L'ambiente sanitario genera effetti positivi, l'interazione e l'attenzione ridotte al necessario per contrastare certo soggettivismo, soprattutto del paziente ansioso. I colloqui che ho col dottore danno speranza e reintegrano quella fiducia nel discorso scientifico purtroppo spesso erosa da altri confronti. Equilibrato, basato sull'evidenza, ricco di empatia e sintesi etica, sa ottenere consenso libero per beneficiare della terapia migliore. Rassicura e incoraggia informando passo passo, anche di effetti collaterali, e ciò migliora il rapporto di fiducia tra medico e paziente. Accoglienza dunque e presa in carico personalizzata ad evitare luoghi comuni. Ennio.
Paziente
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Con l'avvento dei siti di incontri, amici mi avevano avvertito che avrei potuto portare l'amore verso le vie del calcolo "economico", ma ero certo che la mia discrezione intenzionale mi avrebbe dato ragione. Calcolo sbagliato e sessualità stravolta. Sono un malato di sesso 2.0. Al dottore ho chiesto spiegazioni e un aiuto, contando anche sul suo essere giovanile e quindi comprensivo. Ho alimentato senza calcolo preventivo una fobia nell'impegno; di fronte a una vasta offerta di partner potenziali, sono stato spinto ad un atteggiamento consumista tentando di cercare sempre "di meglio", e pensare che avevo in mente una relazione stabile! Così con le applicazioni la ricerca dei partner diventa questione privata condotta col proprio telefonino e al riparo dall'esterno. Il dottore mi offre la possibilità di uno stress al contrario, come di un cambio di stagione, ma non di abito, di testa. Allarme, esaurimento, resistenza, ansia cronica, paura di non farcela. Devo mantenere uno stato vigile e contribuire alla formazione di ansia buona per selezionare gli stimoli che vado a percepire con maggiore attenzione. Non deve decadere lo stato emozionale, non voglio divenire insensibile. Questo è ciò che preoccupa il medico e a questo punta la sua cura che contribuisce alla mia autodifesa. Servizio molto professionale per creare una stabile relazione di valore col paziente. Terapia graduale da osservare con cautela e per il tempo necessario. Sono sicuro di potercela fare. Marcello.
Paziente
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Anni fa ho perso tutto ciò che avevo a seguito di rovesci finanziari che hanno coinvolto la vita lavorativa e sentimentale. In fondo al pozzo nero tutto era negativo, attorno a me c'era solo un ripetersi di "com'ero sfortunato!". Ho deciso allora di condividere la mia vicenda con un sanitario col quale fare "outing". Anche solo a nominarlo, il termine "fallimento" blocca a livello mentale ed emotivo; richiama l'idea di sbaglio fatale, di violare norme non conformi alla morale sociale e perciò sanzionabile come tale. Attraverso incontri di ragione e sentimento, esercizi pratici seguiti con molta cura, il medico traccia le linee metodologiche per educare a un "fallimento sano", cosa da non vivere come un marchio che non si cancella. Col dr. Reffoli ho capito che fallimenti e insuccessi sono sempre dietro l'angolo, la vita non essendo un processo lineare e l'incertezza deve sempre essere contemplata. La società in qualche modo ti obbliga e quando compare l'imprevisto può arrivare la paralisi col senso di colpa che ti fa sembrare sbagliato. Niente reticenze ad assumere la sconfitta, questa non è senza vie d'uscita, ma solo il punto finale di una serie di errori umani, talvolta più comuni di quanto non ci si immagini. La psicoterapia giusta mi fa sentire bene, cerca la fragilità e i punti di forza, analizzando inoltre l'ambiente che ha molte responsabilità. Così ho deciso che fallire non è che deviare da percorsi possibili...Walter
Paziente
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Come trasformarsi nel miglior medico di se stessi rivolgendosi alla medicina solo in caso di necessità: Acquisendo maggiore tranquillità, potrò sfruttare al meglio le competenze del mio dottore. Dirottare fissazioni e compulsioni e ripristinare un contatto non ansioso con i propri fastidi. Nel senso di non aver più paura; prima non volevo quella reazione e per evitarla fuggivo chissà dove...il vocabolario del mio dottore aiuta a seguire quel filo di Arianna così da affrontare più consapevolmente il mio tempo. Dopo aver letto il suo vocabolario, colto e per tutti allo stesso tempo, il futuro fa un po' meno paura, così da capire meglio come io abbia fatto, partendo dalle caverne, ad arrivare fin qui. Con il suo stile chiaro e ben informato, il dott. Reffoli pone problemi familiari e mette in campo soluzioni sorprendenti. Ti scuote la coscienza rovesciando le prospettive. Marco.
Paziente
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Il suo è esercizio radicale di una spoliazione interiore; la voce misericordiosa di un medico capace di rendere elegiaca anche certa ferocia della malattia. E' capace di scoprire, seguendo i moti della memoria, perfino i pensieri che non ho il coraggio di pensare. Nessuna retorica o menzogna benevola, al contrario forza e chiarezza che giungono al cuore della verità facendo della vita di uno come me l'oggetto di un insegnamento per molti. Sopravvivevo alla realtà aggrappandomi alla fantasia; ebbene, nulla c'è come un suo intervento che possa davvero condurmi in contrade lontane, potendole distinguere nettamente dentro di me. Un vero aiuto! Ignazio.
Paziente
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Scevro da aspirazioni metafisiche, il medico aiuta a trasformare le difficoltà in opportunità. Grazie alla gradualità, alla ripetizione intelligente e alle tracce che mi invita a seguire, imparo che è possibile pensare ad un altro me stesso senza particolare sforzo. L'ambiente rilassante e il servizio umano disponibile ti fanno capire come stavi male prima...Alex
Paziente
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Il dottore mi spiega con calma che curare una psicopatologia significa ridare calma e tempo di vita a chi ne patisce. Lavoro in un centro di accoglienza e lì ho assistito storie disumane che riaffiorano nel mio sonno, senza che io possa trovare quiete. Mi lavo le mani e pulisco così spesso da pensare che qualcosa accada fuori e dentro di me da rendermi sporco, da deprimermi per qualche colpa, all'idea di fallire per paura di sentirmi accantonato. Il medico impiega tecniche corporee e terapie per ridurre lo stress, il senso continuo di allarme e ricomporre il mio senso di sicurezza soggettivo. La sua pratica aiuta la mia normalizzazione offrendo alternative credibili in modo umano, onesto, apprezzabile sempre. Pazienza ed esperienza, questo offre e questo trovi! Carlo.
Paziente
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Purtroppo sono di quelli che non cessano di subire il fascino di spiegazioni pseudoscientifiche (da qualunque pulpito provengano). Il dottore ha sguardo lucido sulle ragioni che alimentano tali abitudini, offrendosi insieme quale ottima guida per discernere fra buone e cattive spiegazioni, in modo da poter cambiare certe abitudini stesse. Il suo sguardo ti attraversa e non ti lascia. Berto.
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Mi insegna tanto, così da creare una valida alternativa all'aridità della parte prosaica della mia vita. Sa che non è il procedere per certezze a identificare il luogo della terapia, ma piuttosto un avanzare dialettico, tra le rotture, a determinare la volontà precisa di guarire, accettando le cure dispensate dal dottore. Ma anche il grado di sofferenza che ci riesce di sopportare, il grado di temperatura nel quale si è disposti a sciogliersi per invitare un futuro migliore. Così le tecniche da lui impiegate a sanare la scissione dentro di me, per raggiungere quei risultati che possono apparire impossibili quando a viaggiare si adottano due binari che sembrano divergere...e invece no. Alice.
Paziente
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Il suo servizio è sempre buono, la disponibilità ampia e cortese, tuttavia...ebbene sì, io sono un corrotto, non solo e non tanto in quanto con condanna in giudicato, ma piuttosto perché considero la corruzione umana condizione ben diffusa sul pianeta, quasi una categoria, una sorta di identità universale sovra-individuale, che va in giro a caccia di tipi ignari per picchiare poi su di loro catturandoli con unghie adunche. Sembra dunque che certi miei aspetti psicologici non siano proprio a posto, anche se non ne sono troppo convinto. Il dottore rispetta le mie idee perché democratico, ma cerca di contrastarle per evitare che mi faccia del male (cosa invero già accaduta). Sarà una bella lotta perché, ironia della sorte, quando comincio ad essere consapevole, una parte di me si sente più povera...toccherà a lui metterle d'accordo. Resto in attesa, fiducioso, di quell'aiuto che forse non merito. Gigi (ex funzionario).
Paziente
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Lo psicoterapeuta opera in modo attivo e diretto per aiutarmi a comprendere la causa delle sofferenze, assumendomi così la responsabilità della mia vita emotiva. Il problema nasce quando non riesco a tenere l'ansia sotto controllo, quando mi assale ogni giorno, quasi a tutte le ore, diventando l'ospite con cui devi combattere. Si chiama "generalizzata", lo preferisco a "patologica". Tachicardia, sudorazione, senso di forte oppressione, la mia paura più grande è che le cose in cui credo o ho creduto non siano vere. Il dottore è il mio concreto aggancio con la realtà, dalla quale non devo perdere il contatto. Passo giorni da sola in una stanza a scrivere di qualcuno che non esiste e a cui talvolta rivolgo perfino la parola. E' condizione difficile per chi la vive e per chi gli sta attorno. Orrore o disgusto, colpevole o innocente, sento i brividi quando penso al futuro. Il dottore cura pazientemente facendomi riflettere sul passato e invitando a combattere la cultura da vittima. Non sono nata perdente e non lo rimarrò. Nadia.
Paziente
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Sull'illusione di essere ancora al centro di un interesse sociale, quando, onestamente, la posizione non poteva essere difesa; in sostanza, sulla presunzione di poter vivere contando solo sulle proprie tradizionali certezze e nella convinzione che il resto del mondo facesse pure ciò che preferiva. L'incontro col medico ha almeno reso le cose chiare: uscire dal buio in solitudine essere impossibile, tentare di buttare la spazzatura sotto il tappeto, controproducente: un fallimento. Espressione che detesto, essendo io stato persona di qualche successo. Il risultato di queste due evidenze è stato terreno di conquista. Riassunto: il mio modo di ragionare un flop con conseguenze facili da immaginare. Affrontare la crisi, una volta conclamata, non è stato più difficile o doloroso che ammetterla. La terapia che, devo dire, era necessaria, mi serve per orientarmi all'interno di schemi più razionali, oltretutto migliorando il mio stesso senso di libertà. il dottore è cortese ma fermo, disponibile ma determinato, la discreta collaboratrice efficiente così che la qualità del servizio è ottimale da consigliarne l'impiego in casi come il mio. Daniel.
Paziente
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Caduta la malinconia, si può restare schiacciati nel presente ed entrare in quella depressione che non ha tempo se non quello di chi ci deve convivere. Da quando sparisce ogni appiglio sentimentale a fronte delle crisi di panico, sensazioni di insignificanza della vita, silenzi pieni di frastuono. A tal punto le risposte possono essere l'autodistruzione o la meditazione con un autentico sforzo fisico e mentale. La via dello psichiatra è fatta di equilibrio ragionato (dice il dott. Reffoli) tra medicinali dai nomi che rivelano umori talora fantastici e sono ansiolitici, ipnotici, stabilizzatori di umore che entrano con le molecole nel paziente fino a cambiarne la percezione di sé e i suoi comportamenti. Si deve avere fiducia nella medicina e nella sua possibilità di essere autentica scienza per l'uomo. Ne sono convinto e con me il mio dottore. Gino.
Paziente
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Da poco reduce dalla traumatica esperienza della sindrome mielodisplasica, superata grazie al trapianto fornitomi dal fratello, ho dovuto affrontare poi tutta la gamma di sfumature umane che la nuova impostazione di vita suggerisce e talvolta costringe. La crisi che ne deriva è difficile da affrontare senza una demarcazione netta fra il prima e il dopo. Perplesso nello sfidare le avversità che consigliavano l'esperienza terapeutica, ho deciso invece di intraprendere un cammino di cura. il dottore fornisce soluzioni che generano materiale dettagliato; è inoltre pieno di attenzioni e sempre carico di energia positiva. Sono stato salvato dal mio sangue, ma solo i suoi consigli mi hanno indicato la via per continuare a sperare. Senza sottovalutare i rischi. Emilio P.
Paziente
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Lo incontro grazie ai consigli di colleghi di facoltà che lo frequentano da qualche tempo, dicendone bene. Il medico ha preso il mio rimosso e deciso di affrontarlo, esasperandolo per mettermelo davanti agli occhi. Esistono, di fatto, una realtà concreta e una, invece, profonda che si può capire e trasmettere solo trasfigurandola. Come fare a dire l'angoscia che opprime? Esiste un livello di vita che ha a che fare con la verità anche se dice bugie; è in quello spazio che si sente confinato che è sceso all'inferno, ritrovandosi più debole e solo che mai. Colpiscono di lui la ricchezza e la varietà di linguaggio. Deve essere costato un grande lavoro applicato con metodo e molta lima. Per quanto il mistero della notorietà in questa professione sia spesso insondabile, il suo non stupisce, dal primo incontro. Cecco.
Paziente
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Quando si comincia ad aver paura e le palpitazioni premono il cuore e vilmente ci si autocensura, allora sì che si deve temere. il pericolo non sono gli agenti esterni, per quanto preoccupi un poco la parola "psichiatra"; il pericolo, ora lo so, siamo noi stessi se ci impediamo di vedere in noi la versatilità da cui trarre le risorse necessarie a reinventare la nostra normalità. Versatile significa capace di ascoltare e condividere un approccio alla cura regolare e comunicativo. Il medico aiuta il percorso con una linea di lavoro assai duttile allo scopo. Si ride allora, là dove l'enorme si rivela ben misero. Servizio cortese e puntuale, sempre, nonostante il paziente! Livio.
Paziente
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Il medico entra nel dedalo esposto in punta di piedi, pronto a fermarsi dinanzi agli accessi sbarrati, ma anche a ritornare ripartendo dall'inizio, con pazienza e determinazione, sempre cortese, inteso a venire a capo dei problemi, che sono tanti, usando finezza d'intuito e ironia, quando serve. Il lavorio dà conto di una crescita con la maturità che è data dal tempo e attraverso la giusta quantità di dolore. Una crescita che riesce a raccontare di quel cambiamento che si compie solo tramite il viaggio della vita, con incontri e scontri che ne risultano inevitabili. Figura la sua disposta a scontrarsi con tenacia per cambiare chi non sa pensare a se stesso se non al prezzo di vergognarsi di sé. Fidatevi, nulla è perduto, anche se del corridoio non si indovina la fine...Orazio.
Paziente
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Il dottor Reffoli mi sta traendo da una lacerante tragedia, quando il destino attraversa la vicenda umana senza chiedere permessi. Il mio caro amico, il mio medico di famiglia, si è ucciso senza un apparente motivo, con un atto di violenza inaudita, ed ha lasciato carte che sconvolgono senza niente spiegare. Da taluno definito infelice e anche poco equilibrato nei rapporti, era mio amico ed ha resistito finché ha potuto, e mi aveva come alleato! Né io né gli altri siamo riusciti a vedere oltre la sua ostentata eleganza, nessuno poteva forse prevedere la sciagura che lo avrebbe portato via. Nessuno, forse. E' proprio quel forse che ora deve essere curato in me. Ho visto la scena per primo, quando non poteva più vedermi, né io aiutarlo. Quell'aiuto che oggi chiedo allo psichiatra perché sento a malapena il mio nome; nessun particolare mi è stato risparmiato. La mia vita essendo ovunque invasa da ombre nere. Lui mi sta aiutando ad esplorare il buio che il caos ha generato, diventando bussola che guida nell'oscurità...Lucio.
Paziente
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Un immenso ringraziamento per quanto fatto e sta facendo. Dopo anni di sofferenze e di insuccessi la fortuna di aver conosciuto il dott.Reffoli che ha saputo gestire ed affrontare un caso veramente difficile e complicato. paziente Annamaria C.
Paziente
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Non mi è parso vero che i suggerimenti del dottore, anch'egli attivo praticante delle discipline di movimento, si coniugassero così fluidamente con una terapia farmacologica dolce e mirata. il benessere psicologico, l'armonia mente-corpo possono contribuire direttamente a una condizione di salute. Senza il suo lavoro sapiente, non sarei mai stato in grado di fruire di tecniche e strategie terapeutiche che coadiuvano egregiamente l'azione dei farmaci il cui dosaggio minimale quasi non avverto. Sono certo che saper trasmettere quel qualcosa sia almeno prezioso quanto riuscire a eseguirlo in maniera così efficace da risultare straordinario. Lavoro faticoso ma mirato al risultato. Tante grazie, dottore. Giorgio.
Paziente
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La sua indagine mi ha avvolta all'improvviso, un regalo inaspettato: il suo saper stare dentro le cose, le gioie e i dolori della gente comune, come me. Sempre autentico, cortese e personale come una privata scrittura. Non è necessario essere super, basta crederci e impegnarsi nella terapia mirata allo scopo. Ho analizzato l'impatto che due sole visite hanno avuto su di me, solitamente cinica e un po' bara...ti costringe a stare dalla tua parte, anche quando ti fai del male. Daniela
Paziente
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Non so se questo sia un omaggio o una penitenza, di certo la storia complessa dell'uscita dall'oscurità di chi scrive, ma anche di chi l'ha in ciò aiutato a sopportare la sofferenza per l'attesa di una risposta. E' storia di una dissociazione psichica, metafora di solitudine, variabile nei suoi esiti e attraversata da suture faticose che il medico ha apportato con sapienza certosina, trovando talora corde irritabili. Per non parlare dell'ossessione del tempo come nemico subdolo e antagonista invincibile, e continuare con la ricerca dell'altro, del gioco di specchi che deriva dalla scoperta dell'inquietudine. La terapia del medico si nutre anzitutto di una lettura non banale della trama fitta da me concepita in anni di trascuratezza; la sua cura la sola capace di far rivedere la vita e l'istante che illuminando la mente lo fissa. E' investigatore instancabile ma anche carattere umano inconfondibile. Pietro
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Il medico mi segue e parla con intensità un linguaggio essenziale che punta su ciò che si prova nel perdere se stessi e l'umanità che ci è data. Ma anche di speranza nel far rinascere fiducia nella vita. Nella nostalgia di un ricordo, cerco di dare forma a un lutto, dovendo reinventare quella sconosciuta perduta da tempo. Sto meglio ed ho capito come adattarmi a un destino in attesa che questo ancora mi sorprenda...e non restare prigioniera di un presente senza prospettive. Stefy.
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Dare voce a quel che è vergognoso o terribile significa renderlo qualcosa d'altro. L'ho detto al dottore finalmente anche se in quel momento avevo preciso il peso di uno sguardo. Ho paura di sguardi invisibili che mi rendono ciò che io credo un vivo senso di colpa. Mi ha curato con calma precisa e pazienza comprendendo il mio sentimento di rabbia e umiliazione. Mi ha consigliato di scriverne, pagina su pagina, e credo lo farò. Sono legittimato a vivere, anche se con le difficoltà di potermi trovare in situazioni di cui non conosco i codici di comportamento. Le provo in presenza di altri quando, per gusti e stili di vita, mi fanno capire di non essere dei loro. Sentirmi come loro è l'obiettivo generale e il lavoro del dottore mi aiuta a leggere i colori del mondo di fuori, così che anche il mio mondo interno possa prendere forma. Tino.
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Soffro di psicosi e mi pare di soffrirne come nessun altro mai. Col dottore cerco di mettere in prospettiva e dare forma a ciò che si presenta di volta in volta, come un fluire ripetitivo. Pur nella differenza delle premesse, mi confronto con le soluzioni adottate per trovare una mia via, consapevole della presenza costante di una persona generosa e convinta che mi sollecita ad accogliere la mia individuale forma di speranza. Mi conforta sapere che la soluzione sta in me e la posta è alta, quella dell'autenticità, da scalare senza reticenze. Sofferenza ma determinazione! Dante.
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La mancanza di relazioni aggravata dall'impatto delle reti sociali mi fa vivere sempre connesso ma sentire sempre più solo. Privazione che comporta effetti negativi sul piano sociale, lavorativo, economico. Mi aspetto di trovare condivisione fra conoscenti e colleghi, in realtà solo un'illusione precaria. Accedo all'account perché spesso non so bene cosa fare altrimenti, cosa mi renda felice. Il medico mi aiuta a ricordare che sono un animale sociale e che solo la mia ritrovata capacità di cooperare può attenuare la straniante sensazione di solitudine che provo. Il problema vero essendo il ripiegamento su di sé che un'epoca di selfie va a generare sulla salute del singolo e del tessuto sociale. Il dottore con pazienza incoraggia la riprogrammazione fornendo modelli psicologici e farmacologici combinati a uno stile non indulgente. Imparare a dare per ricevere. Tony.
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All'origine di certe mie scelte non ci furono errori o ingenuità, come ho talvolta lasciato credere, ma quasi il bisogno di sfruttare la foglia di fico della rispettabilità morale e sociale, senza la quale sarei apparso il dissipatore che sono, dovendo garantire il mio vacillante regime interno. La rottura avverrà al mio incontro col dottor Reffoli e dalla successiva conversione che mi ha colto. Preciso di avere sentito e rapidamente scartato ogni ipotesi auto consolatoria di preti confessori e medici frettolosi venuti prima di lui. Ha esercitato diverse opzioni di contenimento, prima di giocare la carta che si rivelerà vincente sul mio rivale: me stesso. Una delle opzioni di questa lotta, che mi ha insegnato a riconoscere e contare le diverse battaglie, è di gran lunga più efficace se accompagnata da sanzioni condivise, dovendo tralasciare, anche con difficoltà, mie personali opzioni accumulate per ogni forma di indulgenza autoassolutoria. Ciò che può essere ulteriore ostacolo sulla via dei miei stessi interessi. Vincere dunque giocando su più tavoli. Col dottore è una lunga partita a scacchi della quale mi insegna la strategia. Puntuale e disponibile sempre, h24, diretto o tramite segreteria. Adria.
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Dottore, lei sa bene come io ero prima. Mi sono risvegliato e i risultati ottenuti portano la mia gratitudine, riconoscenza vera al di là di ogni mia possibile esigenza di controllare, ogni giudizio singolare, anche talvolta la stessa volontà di comprendere. La sua ferma insistenza mi ha fatto apprezzare certi esiti "miracolosi" al punto da convincere mia moglie stessa, coinvolgendo in questa battaglia umana e culturale cui mi sono dedicato ormai a tempo pieno. È l'opportunità che cercavo per raggiungere consapevolezza, senza nulla cancellare, della straordinaria condizione umana che sto vivendo. Grazie ancora. Tommaso
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Sono un atleta che vuole continuare ad esserlo, perciò chiedo aiuto. Molti non possono farne a meno, per altri una disdicevole mania, per tutti roba da assumere e condividere, uso corrente. Ed ecco lo psichiatra: "molti credono di cambiare il mondo, mentre al contrario solo proteggono un sistema alla radice dei problemi che vorrebbero risolvere." La maggior parte delle nostre iniziative, lodevoli, non cambia davvero le regole del gioco. Quasi tutti, apertamente o meno, hanno fallito in solitudine o, nel caso mio, non hanno mai creduto ai gruppi di sostegno. Sbagliata comunque l'idea che le cose si possano cambiare privatamente!! Invece no, un terapista preparato, che ha lavorato nel settore sportivo e agonistico, può far cambiare prospettiva, formando ed adattando cure adeguate al mondo del singolo, prima che influenze deleterie possano giungere a distruzione. giro la mia esperienza come di chi vuole vincere, ma non ad ogni costo...a volte, nonostante il dolore, i disastri possono rivelarsi una scossa salutare. Sì, un anno è lungo, eppure è volato come un batter di ciglia; quando si vive un'esperienza intensa non ci si rende conto del tempo che passa perché si resta concentrati su quel che accade. Ed il mio medico accanto a me. Roby.
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Ogni giorno che passa scivolo di più nella nebbia. Cosa sarò quando i miei ricordi saranno così confusi da non ricordarmi la storia che sono stata? Il dottore, di certo, mi sta irrobustendo le spalle per sostenere il peso di un ciclo privato, solo mio. Evita che l'oscurità mi svuoti dall'interno. Realizza la conversione del fantasma in un'entità palpitante. E' tenace e cammina un passo dietro di me. Semplice ma invitante segnale di coraggio. E bella è la sensazione che tutto possa essere finito, evitato, nemmeno cominciato...Camilla.
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Conoscerlo vale la pena perché ha uno stile fresco e disincantato che molto si presta all'accoglienza del paziente che non viva la terapia con passività, ma si senta inevitabilmente portato a espandere la propria realtà attraverso il recupero di esperienze anche inconsce, magari assopite da luoghi comuni. In sua presenza senti nascere l'esigenza di agire.... Sandro
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Stiamo studiando insieme la formula giusta per me, so quanta energia metta il dottore, perciò cerco di alimentarla con la mia. È intraprendente e determinato, bravo, ed affido a lui il mio equilibrio. La sua trasparenza è cosa buona e assai importante. Elena
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Ho conosciuto il Dr.Reffoli poiché segue mia zia, molto fragile dopo un'evento drammatico familiare. Quello che mi ha colpito é la sua capacità di ascoltare e la pazienza di comprendere. Intelligenza naturale ed accademica, unita ad una grande sensibilità. Si pone in maniera umile ed amichevole, ma allo stesso tempo é fermo e solido, grazie ad argomentazioni chiare. In famiglia siamo molto fiduciosi, anche alla luce dei già molti miglioramenti e progressi ottenuti. Lo consiglio vivamente.
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Testa o croce, perdere o vincere. E' una scommessa con se stessi. Il gioco si basa su un calcolo individuale di probabilità; quando ti entra nel sangue, l'elemento "vincita" considera fattori diversi dal semplice caso. E' un tema complesso e io lo sapevo da ben prima di conoscere il medico. E' occorsa tutta la sapienza di questo terapeuta per convincermi che si devono talvolta fare scelte pratiche diverse, come" interrompere il gioco". Eliminando ogni resistenza, al di là delle probabilità, una volta che il giocattolo è rotto, inizia la vera battaglia. E' allora che il medico aiuta veramente a guarire. Ma dev'essere bravo e non deve abbandonarti a una lotta in sola compagnia di farmaci, poiché là può prevalere la solitudine. E' essenziale quindi potersi affidare a persona di esperienza professionale e provata empatia, che ti faccia conoscere le carte di una partita ben più importante e che ti impegni ad usarle. Tutte. Nando B.
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Ogni volta che devo recarmi alla clinica per le terapie, mi assalgono pensieri, e allora, un poco prima, monto in bicicletta per correre verso luoghi conosciuti, immergermi in silenzi antichi e riscoprirli più miei. Mi sento più libero. Un po' come dice il dottore: la libertà è terapeutica. Studia molto la malattia mentale e ne parla volentieri con me, senza fretta. E' critico su certa prassi e molto interessante quando parla di antipsicotici e antidepressivi. Li chiama "piccolo laboratorio chimico" e ha qualche perplessità quando questi non riescono a incidere sulle cause che sono prima del disagio stesso, maturando talvolta altri problemi ancora. Questo mi fa riflettere e resto sempre colpito quando mi racconta di ritmi di lavoro poco sostenibili presso ospedali o anche istituti di ricerca, dove il disagio psichico dilaga fra studenti e docenti. Non sono solo quindi a combattere una battaglia non poco limitante che il dottore allevia combattendola con me. Conosce bene l'animo umano e sa usare i toni corretti. Segue e precede la parola giusta, lascia il segno. Contro l'indifferenza e la banalità quotidiana. Grazie. SILVIO
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Il protagonista è mio fratello che, dopo un inizio promettente e anni trascorsi a inseguire frustrati sogni di gloria, si scopre un giorno afflitto dall'idea del proprio fallimento e perciò rinuncia all'educazione sua propria offrendosi alla criminalità. Confondendo dati reali e dati fittizi, non sorprende che sia quasi impazzito coi suoi problemi di inadeguatezza. Ed è stata mia madre, affetta da demenza senile e che con lui convive, che facendo leva sulla propria indomita vitalità, mi ha chiesto in ogni modo di trovare una soluzione. Quello dello psichiatra a tal punto si rivela come un impianto decisamente realista diventando decisivo per la sopravvivenza stessa dell'uomo. Claudio è affetto da disturbo maniaco-depressivo che mette in scena un conflitto personale con la propria identità culturale e sessuale. Il medico lo cura proprio da questi sensi di colpa nei confronti dei conti aperti con gli insuccessi patiti. La terapia sta funzionando, la mamma è tornata a sorridere e Claudio ora sta in famiglia. Ginevra.
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La mia sfera emotiva è soggetta a sbalzi repentini che mi portano spesso ad affermare l'opposto di quanto dichiarato anche solo poche ore prima. Un sintomo che si ripete nella mia vita e dal quale non ho voluto o potuto difendermi con mezzi miei. Ammiro e invidio, detesto e odio termini, senza o soluzione di continuità. Rituali visite in ospedali della mia zona non hanno partorito altro che topolini; non c'è tempo né abbastanza qualità. Per contrastare con efficacia certe esuberanze protratte nel tempo, il dr. Reffoli ha subito mirato ad escludere terapie che inducano assuefazione. Resto molto vigile, anche se scomodo, a combattere certe mie abitudini, la lotta con le ombre continua anche se spero verrà il giorno nel quale potrò dirmi salvato da me stesso. Il dottore mi accompagna vigilando coi miei famigliari e interviene ogni volta riducendo le varie oppressioni. Dissipare una lunga successione di compromessi resta il vero luogo a procedere. Credo nelle sue soluzioni, perché credo nell'uomo ragionevole e ponderato come ad un amico che mi insegna a dare fiducia per averne a mia volta. Avv. Attilio.
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Voglio dar conto di un lungo lavoro insieme. In fondo al tunnel i nuovi arrivati rischiano di richiudersi ancora anziché aprirsi al mondo di fuori, reinventarsi. Sto percorrendo questo tragitto difficile e seguendo le istruzioni del dottore, per quanto il cammino non sia agevole e lasci tracce evidenti fuori e dentro di me. Controlla i miei passi con esplicito consenso o dissenso, utili entrambi. La sua voce tranquillizzante e familiare spiega, rende conto di entrate ed uscite, rivendicando il mio proprio destino con eloquente concisione, senza sprechi di parole. Dice la mia esperienza fuori norma ed invoca per me una rivoluzione a 360°. Ciò che serve è un sistema d'orientamento altro che io paziente possa riconoscere come mia prerogativa. Le prospettive allora cambiano, le terapie lievitano di senso e là, in fondo al tunnel, scopri un organismo altro e qui lo scrivo. Non è facile, credetemi. Sono testimone diretto della ricostruzione di un mosaico alquanto sbilanciato...dr. Carlino. Ps. Buon anno, dottore, e arrivederci.
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Il trattamento mi dà una regolarità, è finito il tempo delle rincorse, la qualità della mia vita è molto migliorata, le mie giornate sono stabili e trascorrono nel modo più normale possibile. La prescrizione medica mi ha fatto uscire dalla strada. Il cambiamento consente alle mie risorse psichiche di fissare obiettivi riprendendo contatto con famiglia ed amici. Opportunamente seguito dallo psichiatra, molto presente, oggi respiro coi miei polmoni e mi gestisco socialmente. Gianni
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Difficile immaginare una vita più altalenante e comunque misteriosa; egoismo ma apertura alle cose, disarmata solitudine ma anche una certa vocazione a prendere la parola, assumersi responsabilità insomma. Il dottore parla di fedeltà a quel destino per cui l'una e l'altra identità si chiamano in causa con regolarità pur senza coincidere mai veramente. E' scioccante la mia vita, come svolta lungo due parallele che si conoscono bene ma non si incontrano mai. Ma, mi dice lui, senza un vero equilibrio come se volessi fare uno sgarbo alla vita stessa per raggiungere il fondo e di là ripartire. Confidare in una maledizione per poter alfine rendere ragione dell'esistere. ciò che mi fa sentire in modo diverso è invece la sua terapia decisa, autorevole, con la quale mette in discussione i risultati e talvolta anche l'intero assetto conquistato, come fa un padre severo col figlio che può dare di più in una situazione di transito e superamento. Più possibilità di mediazione e di costruzione condivisa, dunque. Senza mezze misure il lavoro duro, impegnativo, perché ESTREME SONO LE CONVINZIONI su cui principalmente si regge. Cosa gli fa dare tanta fiducia all'uomo?...Saprò capirlo e seguirlo in questo percorso in salita? Lo spero tanto. Rob.
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Il dottore è un partner a tuttotondo (finalmente l'ho trovato) sia per la parte espositiva che per quella informativa. Un aiuto di sostanza in un momento di tenebra, riuscendo a smuovere non solo la ragione ma anche le emozioni. Lora.
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salve il dott. Reffoli mi è sembrato una persona e uno specialista MOLTO competente preparato e appassionato del suo lavoro gli si puo' parlare come si fa con un amico fidato sono contento che mia nipite mi abbia fatto il suo nome tramite una sua amica di universita'0 che ora lavora presso un centro di recupero x persone con problemi, dopo anni di vuoto.....riprendo con una guida spero OK
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Il papà se n'è andato. Persa il mese scorso la sua presenza in questo mondo. Dal futuro in cui mi aspetta, mi arriva oggi un suo messaggio di speranza: quello di un'identità divergente in cerca di emancipazione, la mia. Nella sua ultima dispersione di pensieri, colgo il tentativo di affrontare ciò che tutto separa: la morte. Il medico, convocato per mio padre per lunga sofferenza, ha in seguito dovuto adoperarsi per me. essere caregiver non è cosa facile. Lui ha in qualche modo collaborato col papà nell'indicare che non ci si allea con la morte ma è possibile usarne la presenza per liberarci da paure, difetti di curiosità, tutto ciò che rende più misero il tempo assegnato ad ogni esistenza. il dottore ha utilizzato il tempo della lunga malattia di mio padre come fosse puro moltiplicatore di vita. ne ho così potuto apprezzare la pacata saggezza e un irriducibile ottimismo, ideali alleati di ogni terapia. Giovanna.
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Mi fa diagnosi di crisi...dopo il conflitto di coppia, ha scelto di sondare quello tra paziente e istituzione familiare. Una discesa nel mio dramma che grazie alla leggerezza e all'intuito del dottore, diventa un viaggio su come si attraversa a occhi aperti il dolore. Esploratore dell'interiorità, ne esamina le emozioni stilandone un catalogo. Da qui la mia tristezza, che è quel senso di peggioramento che produce un arresto, quasi una paralisi. chi è soggetto alle passioni, pur intravvedendo il meglio, è costretto a seguire il peggio, in quanto si lascia andare a sbalzi che minacciano l'esistenza stessa. L'inganno delle mie speranze è una donna, chi mi da sollievo un medico che sa curare senza blandire. Gliene sono riconoscente. Stefano.
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Come capita spesso ai vecchi, i malanni sono tanti, aggredirne uno può aggravare gli altri. Non c'è organo in me che non sia intaccato, né probabilmente il cervello, che è quello di un paziente geriatrico. Capisco da me che occorra una strategia, una sorta di priorità e un piano con tanta pazienza a sostenerlo. Ho recentemente consultato un giovane medico (per me, che posso essere per età suo padre) che lavora con dedizione e successo ad una branca della Medicina (Psichiatria) assai diversa e lontana dalla mia (già Primario di Clinica Ortopedica). Lontana soprattutto per motivi culturali e forse anche di sensibilità umana. A lui ho inteso affidare il mio decadimento fisico, sapendomi avviato a un declino personale inevitabile, ma consapevole della mia scelta di cura intesa ad ovviare un circolo vizioso che può cronicizzare. Ho trovato in lui, mi sembra, quell'energia di cura che cercavo e sulla base delle mie informazioni gli ho dato fiducia quale medico adatto a gestire nel lungo periodo le mie mutevolezze di umore...e di opinione. Prof. Renato.
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Notevoli effetti collaterali di farmaci mi hanno prostrato nuocendo significativamente alla mia autonomia. Ho visto un paio di volte il dottore. Accertata la sua provata esperienza specifica e capacità di risolvere problemi, lo trovo vicino alle mie esigenze. Lo scopo è quello di creare un confronto permanente fra di noi e così rivisitare vivendola la realtà. O ci entri e ti fai trasportare oppure rischi di procedere a tentoni scantonando. Non ho più l'età per lo slalom, di qualunque tipo. Enzo
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Caustico e antiaccademico, solleva controversia ovunque si opponga cocciutaggine, convincendoti alla retromarcia e ad occuparti finalmente di te. Abbraccia le tue profonde paure autorizzando i più umani desideri di futuro... è solo la seconda visita ma più che altro un incontro; senza tare di complicità, resta il medico necessario. Alla fine, fai la cosa giusta per te. Enea F.
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Se mi assale l'angoscia, un'oppressione alla bocca dello stomaco, manca il respiro e con occhi sbarrati sto già piedi a terra. Come per riflesso condizionato. Sono tutt'altro che maldisposto verso gli altri, ma no, uno psichiatra per me davvero no. Invece, professionalità ed entusiasmo sono evidenti in questo medico; quando ci sediamo attorno a un tavolo è per prendere decisioni che sono alla portata, ma che non potrei vedere senza l'ottimismo che trasmette. Non posso che dire grazie per il suo aiuto, accettare i limiti imposti che sono anche opportunità da cui ripartire. La sua presenza attenta e partecipe modifica la mia quotidianità. Si deve vivere accettando la realtà senza indulgenza...Lino M.
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Grazie anzitutto di avermi reso consapevole che oggi la medicina ha gli strumenti adatti più di ieri. Non più passiva ripetizione di principi e metodi vetusti, ma ricerca creativa di nuove verità, anche se provvisorie e sempre migliorabili, attraverso esperienze di senso e dimostrazioni necessarie. Il suo lavoro permette di moltiplicare la conoscenza di me stesso smussando quelle "realtà vissute" dall'altro da me che sono stato e talvolta sono ancora. Ora conosco le mie debolezze e so cosa fare. Non è stato facile riconoscere in lui il mio messaggero di futuro che stravolge dalle fondamenta il buio che mi governava. E' la mia esperienza, ma anche quella degli altri che me ne hanno parlato, e prima di me hanno cominciato a vedere la luce. Il caso ha giocato un ruolo decisivo, ma il dottore mi ha insegnato a dosare terapie, a leggere le piccole o grandi differenze che il mio vivere mi presenta; mi invia un flusso continuo di messaggi che contengono informazioni preziose sullo sviluppo del mio disturbo. Ora conosco i problemi e so come gestirli. Grazie, dottore, di aver fatto con la ragione la necessaria violenza al mio dubbioso senso comune. Guido 1 e 2 (entrambi egualmente grati).
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Vorrei presentarvi il mio psichiatra, perché potrebbe diventare il vostro interlocutore; non perché possa risolvere ogni problema ma in quanto allergico al pensiero unico, che fa tendenza ma che non risponde con risultanze scientifiche. Interlocutore assolutamente credibile, scompone il tuo presente proiettandoti in una dimensione altra che ti serva ad interrogarti. Ti dice com'eri e anche, se vuoi, come potresti divenire. Curiosità, ragione radicale, novità di linguaggio (lo dico per varie esperienze trascorse con altri terapeuti), esempi in qualche modo paradigmatici di una certa sua concezione di pensiero che rompe con la quieta tradizione di medicina benpensante. Senza indulgere in falsi propositi, ti cala nella tua realtà naturale e, realisticamente, ti fa toccare con mano le pene del quotidiano, mostrandoti, oltre ogni limite, le buone ragioni che pensavi di aver perduto, e la sfida che puoi rilanciare all'uomo sedentario e pessimista che sei. E' buon messaggio per taluno? Se vuoi guarire, devi curarti; per farlo devi conoscere la verità che ti riguarda, senza l'ossessione di andare oltre i tuoi limiti. Io lo faccio convintamente! Giovanni.
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Com'è facile che le cose si rompano, anche le più solide, come l'amore di una moglie. La sera sento la presenza di un figlio mai nato (che mi parla come fosse adulto al mio cervello). Ho bisogno di qualcuno che mi aiuti perché i ricordi cominciano a svanire; il conto alla rovescia è cominciato, penso di dovermi preparare a farlo prima di andarmene a mia volta. Ci voleva una mete coraggiosa come quella del mio dottore per ascoltare con semplicità e assorbire la storia, i rimpianti, le pene… Il coraggio può venire da un'imitazione, molto più che da una pillola! Marcello.
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Viviamo in un'epoca dove le parole si sprecano, spesso usate senza conoscerne il significato. Il mio medico è una piacevole sorpresa perché rimette in gioco l'importanza del significato delle parole stesse. Ad esse associamo nostri significati e da questi esperienze, ricordi, situazioni del tutto personali ed emotivamente importanti. Le parole, mi dimostra ogni volta, sono il mezzo principale per stabilire un contatto e cercare basi di fiducia e stabilità necessarie ad organizzare condividendolo un progetto di cura, siano farmaci, azioni di riabilitazione o altro. Riuscire a bucare il muro di diffidenza e ciò sta riuscendo nel percorso di rientro dalla grave forma di anoressia che ha colpito mia figlia. Non esistono parole che non possano evocare in lei che ascolta sensazioni che recuperino pezzi di esistenza sepolti facendo riprendere e progredire il cammino interrotto da disagio e malattia. Non sono sola di fronte a questo muro di gomma, grazie a lui e alla sua umana disponibilità. Silvana.
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Ha un'efficace, personale dote narrativa, di colloquio che va al di là di ogni chimica. E così ti accetti, in un mondo aspro, governato da un complesso sistema di regole arcane, da relazioni tra cause ed effetti che collocano l'umano, con necessità infallibile, all'interno dell'universo. Mi spiega che il suo compito di medico è di farmi trovare la mia corretta dimensione, così da rendere personale e responsabile una certa visione del mondo. Adoperando linguaggio adeguato e una saggezza quasi totalmente perduta, a me pare, per l'uomo moderno e la sua cosiddetta civiltà. Sono guarito, forse no, ma con lui parlo e vivo...sono trattato bene e so che non mi mancherà mai la sua lealtà, non priva di radici e bellezza. Il messaggio è universale e senza genere: "Ognuno ha diritto, e forse dovere, di costruire il proprio destino". E vai! Salvo.
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D'improvviso il cielo si oscura e i rumori della vita vengono meno. Isolamento e sogni, abitati anche se in modo diverso. Una sostanziale sfiducia nel genere umano, mai commessa l'imprudenza di credere troppo nella società ideale. La cifra oscilla fra disincanto e speranza, memoria e presente, sogno e realtà, l'impossibilità di condividere valori in un ambiente visto come ostile spinge ai margini. L'unico essere col dono di uguale solitudine è il cane Filippo che mi osserva reagire alla forza di gravità che trascina verso il basso. A seguire: ricoveri e arresti domiciliari. Ogni volta avverto, oltre il malessere, la presenza di ciò che condiziona il presente e che può presto esplodere. La separazione è più che abbandono, quasi una scelta di libertà. Fra strappi, raccordi, riprese e terapie, in ogni caso, la costruzione di un progetto, l'intelligenza di relazione del mio dottore, vincono ancora il singolo particolare o la sentenza risolutiva. Niente dispersione di energia e una buona dose di ironia non sono particolari meno importanti della sua terapia. Tonio.
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Leggo dalle recensioni di tanti suoi pazienti delle problematiche, dei tanti casi umani e delle relazioni di cura che il dr. Reffoli intrattiene con tutti loro. Desidero aggiungere una nota a margine del suo lavoro. L'ho veduto di persona esercitare la sua professione in situazioni di latenza ed emarginazione, quando, entrambi in prima linea, eravamo richiesti di soccorrere, è la parola, situazioni difficili di marginalità ed immigrazione. Io stesso ne ho fruito in condizioni gravose di disagio emotivo. Posso quindi dire che la sua apertura intellettuale, curiosità ed affabilità lo hanno portato a capire in anticipo l'importanza della dimensione umana e a tessere rapporti di collaborazione con tanti colleghi e pazienti. La ricerca, al tavolo come sul campo, è per lui un vero processo di produzione di una conoscenza socialmente rilevante e quindi utile al cambiamento stesso della società. Credo che anche chi, come me, lo ha conosciuto in primo luogo nel suo ruolo di terapeuta, pensi a lui soprattutto come a una persona accogliente, affettuosa, capace di sincero ascolto, sempre misurata e di grande garbo. Buon lavoro, dottore! Mario.
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Le mutazioni non sono soltanto quelle del corpo, il cancro estratto dalla bocca non è solo una lesione, è un richiamo, una sfida capace di rivoltare esistenze private e collettive a scuotere convinzioni radicate. Il paziente è sovente muto, resta in ascolto delle voci di dentro e di fuori. Col suo dottore deve fare i conti con i limiti della medicina e quindi con la paura, la fede, l'egoismo, la rabbia, la frustrazione. Lui ha trovato un modo coinvolgente di far interagire i caratteri. Non stupisce davvero che il giorno del primo colloquio abbia rappresentato un'invalicabile frontiera con il passato, ma finalmente è tempo di attraversarla! Il mondo interiore di chi indaga si alterna all'indagine sulla realtà coinvolgendovi il protagonista in un lavoro duro, tenace, che ne plasma la volontà. La parola davvero condivisa, capace di utilizzare senza paura modi, cure e spazi diversi, in grado di avvicinare fisicamente le persone che soffrono, giovani compresi, come me. GIUSI
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Impugnare una penna intinta d'inchiostro, questo è stato il primo suggerimento a mio figlio da lui ricevuto. L'impegno che comporta questo tipo di grafia complessa ma ordinata stimola i collegamenti mano-braccio-cervello. E così le frontiere della neuroscienza sposano l'antica arte medievale dello scrivere; questa mediazione è riuscita in un piccolo miracolo; mio figlio ne ha ricevuto entusiasmo, scoprendo di poter essere utile anche ad altri oltreché a se stesso. Conservo per il nostro dottore molta riconoscenza. Prof. Adele
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Per una strana ironia, il paziente che chiede "qualcosa di nuovo" è lo stesso che reagisce con derisione ogni volta che si cerca di farlo uscire dalle sue abitudini e dal consueto letargo...per quanto paia assurdo, non bisogna dimenticare che a molti di noi un tentativo "diverso" potrà sembrare un'offesa personale. Non ho la pretesa di aver scoperto tutto, ma c'è chi ha tentato di aprire un cammino che altri forse potranno seguire...ciò rappresenta due anni della mia vita e di questo dico grazie al mio dottore. La sua comunicazione è diretta, tesa eppure spontanea; così la lettura di riferimento, anzi, la sua interpretazione è "punto e basta!" Come si può andare oltre saltando il fosso. Andrea
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Mio padre desidera che il medico sappia. "Abito un ospedale che sembra un piccolo albergo, la mia infermiera mi piace ma non sono ricambiato. Dicono per questo che sono microcefalo, mi chiamano balena bianca perché sono grosso. Il mio amico medico afferma che niente di ciò che si dice corrisponde al vero. C'è secondo lui il tentativo di introdurre nella realtà una buona misura di rumore. La realtà è quella mia, le chiacchiere quelle degli altri, tutti, medici e ammalati. Si, ce la posso fare, c'è qualcosa da vivere, ora e un dopo che non conosco, ma come tutti. Niente ritirata dalla trincea, nessuna resa. Lui ha una idea: umanizzare il centro di cura, dialogare con tutti, anche con chi lega i pazienti e non dovrebbe o con il ritardato che si traveste da donna perché gli va così. Mi piace il mio dottore, anche se non è la mia infermiera" Giannetto. Prova a d
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Dopo aver provato molti psichiatri finalmente ho trovato un professionista serio e disponibile oltre alla grande conoscenza della patologia bipolare che mi e' servita tantissimo e a conoscermi meglio. Consiglio di fidarvi e di contattarlo per problemi simili al mio.
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Specialista bravo va infondo al problema ho avuto un ottima fiducia in lui però ci vuole volontà e sacrifici da parte nostra
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I sensi, la corporeità, la furia, la solitudine, l'attesa, è il carcere la condizione materiale e psicologica cui fanno riferimento i sentimenti di cui sopra. Sono un irregolare che scrive per denunciare una diversità che non vuole né può essere riportata all'ordine, a un codice d'integrazione civile. Il mio psichiatra ed io siamo coetanei, cresciuti nello stesso brodo di coltura di un paese della provincia lomellina. Ci siamo incontrati casualmente, per intervento superiore. Ebbene, riconosco in lui l'uomo che io non sono, che forse non sarò (mai?). Il maggior pregio della sua disciplina risiede principalmente nell'intransigenza e nella fedeltà del medico alla propria gerarchia di valori e precedenze. Forse solo di umanità? Talora sconcertante, ma crea dipendenza con la sua logica ferrea. Jury.
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Quando si scopre che l'aspettativa di vita media di un trapiantato di fegato è di dieci anni e manca poco ad arrivarci, l'angoscia sale...c'è chi fra noi colleziona, chi s'abbuffa, chi smania per servire e chi per essere servito. Fin troppi si preoccupano oggi di cullare la nostra malinconia. benvenuto sia, allora, chi ha trovato un suo modo di curarla. La sua indagine è cristallina e al tempo stesso appassionata, due qualità che convivono raramente. Il suo lavoro è un viatico, il sale piuttosto che la pietanza, ma sale necessario. Italo.
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Due parole sul medico. Quel che essenzialmente determina la sua concezione del lavoro è soprattutto un'attitudine generale di essere "all'ascolto" di ciò che viene fuori dal colloquio, la memoria della malattia, più che sforzarsi prima di tutto a "metterci dentro", a qualunque costo, un'interpretazione, quasi che la malattia in se stessa non fosse sufficiente. Lo è. Betty.
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Attraverso un lungo e buio tunnel in compagnia di una quantità di geriatri, mi aveva incuriosito l'ipotesi di una possibile lettura in chiave psichiatrica. La mamma, ormai suggestionata da un turbine di indicazioni terapeutiche, si era votata a divenire inconsapevole figlia del proprio figlio. Non facile compito quello del "caregiver"! Estremo, quello del medico di riferimento. Il nostro diario non è quello di una "scomparsa" quanto quello di "un'assenza e di un'attesa".E abbiamo compreso, soprattutto io, che oggetto di indagine è entrare nel processo mentale di una persona ormai solo capace di pronunciare qualche frase isolata o anche semplici parole tra loro slegate, non rintracciabili nel linguaggio del comune buon senso. Logica difficile che, qualora però recuperata, consenta di riuscire a dare un'identità a quell'ombra che, durante una lunga storia di vita, vi è stata gelosamente e con amore depositata e celata. Affido a questa breve nota la mia personale gratitudine a questo giovane medico, la cui specifica attenzione è stata quella di partecipare in prima persona con vivace intelligenza e, tenendoci per mano, diventare soggetto a sua volta di questa storia di una mente scomparsa...Caregiver for ever.
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Passo da qualche tempo un periodo difficile per la mia salute e il mio equilibrio rendendomi conto di essere talora insopportabile, esasperante per le persone che mi aiutano. Resistere alla tentazione egocentrica e prevaricatrice della malattia -corpo e anima- è difficilissimo. Ho avuto la grande fortuna di conoscere un medico che è diventato col tempo un amico. Egli dice che certi "deboli" vanno aiutati in ogni modo e con energia, pure difesi da se stessi con la forza. Instancabile, acuto e rigoroso interprete di una materia che forse non è dottrina, collaboratore del suo paziente, anche il più esigente, la sua compassione è indissolubile da un umanesimo invidiabile che impedisce ogni succube o esaltato culto del tragico. Quale "grande malato" non arrivo a condividerne ogni passo ma è questo un mio limite che mi riprometto di superare...a Dio piacendo. Don Ivan.
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Trovato all'improvviso, come comparso dal nulla, e devo ringraziare una cara amica. Uomo con la qualità di essere vicino alla vita e ai suoi imperativi; nutrito di ironia parla di cose scomode in cui ciascuno può riconoscersi. Il suo sguardo laterale aiuta a osservare molto dentro. Persona che cambia qualcosa della visione del proprio mondo. grande forza empatica. Nonostante tutto il passato, c'è un presente e un futuro da vivere Thomas
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Conosciuto oggi, una persona molto seria e disponibile. Ha preso subito a cuore la mia situazione ed è stato un serio professionista. Fidatevi
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Il Dott. Reffoli mi ha sollevato in un periodo molto difficile della mia vita ed aiutato a rivedere il mondo a colori; soffrivo di attacchi di panico e mia madre mi ha dovuto portare spesso in pronto soccorso, con crisi che mi impedivano qualunque attività, anche la più banale, la paura che mi accadesse qlc di brutto e di morire mi bloccava completamente. il dott. Reffoli è sempre intervenuto subito ogni volta che ne ho avuto bisogno ed è stato molto semplice contattarlo telefonicamente.. ora va molto meglio e il solo sapere che in qualunque momento posso chiamarlo ed avere il suo pronto aiuto mi fa stare bene. Un vero professionista, anche di disponibilità e cortesia.
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Elisabetta Ho conosciuto il dottor Reffoli in un periodo difficile della mia vita. Abbiamo intrapreso un duplice percorso farmacologico e psicoterapeutico, grazie al quale nel giro di poche settimane ho iniziato a sentirmi molto meglio, ed oggi sto bene. Il dottore é una persona che ama in modo vero e profondo il proprio lavoro: ascoltatore attento, é sensibile alle esigenze del paziente e mi ha accompagnata nei momenti difficili con grande disponibilità e cortesia. Grazie di cuore dottore. Lo consiglio assolutamente.
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Ero ormai schiacciato dalla mancanza di prospettive di lavoro, il che inibisce relazioni sociali e sentimentali; privato di futuro, mi ritrovavo in balia del passato con i pensieri fissi che se ne alimentano riproponendosi uguali. Capisco di appartenere a una generazione sorpassata, che non potrà adattarsi a nuovi modelli di vita lavorativi e sociali.Questa mia disposizione critica al moderno è stata compresa dal mio medico e in maniera diretta efficacemente contrastata, facendomi capire il non senso di deprivarmi della mia vita. Ho trovato con lui la via di una comunicazione accessibile, senza tanti semafori e la possibilità di un traguardo personale. Giovane ma completo, maturo per la sua età e professionalmente assai competente. Ecco il mio commento, molto positivo. Salvatore
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Sono una nonna con tanti acciacchi e, in una città come Pavia, con qualche problema di socializzazione.Quando, invitata dai figli a ricevere cure neurologiche, ho tentato di resistere, lo facevo perché rassegnazione e scetticismo a una certa età vanno ad imporsi. In realtà, chi non vive in equilibrio fa fatica a misurare il tempo che passa ed è facile comprendere che vivere così disorienta. Col mio dottore, trovare una strategia, mettere un po' d'ordine nelle cose e poter fare anche piccole previsioni, mi permette di vivere con maggiore tranquillità. Ho con lui un "patto di cura" che mi accompagna in questo percorso. Ora, l'aver trovato un buon medico come il mio è stata per me scelta oltremodo gratificante. Vittoria.
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Grazie dottore! Sono anni che vivo incastrata nel labirinto tortuoso della mia vita. Lei con la sua professionalità e passione mi sta facendo intravedere l uscita.
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Consigliato dal mio medico di base mi sono rivolto al Dott. Giuseppe Reffoli. All'inizio ero un pò preoccupato perchè abituato al mio vecchio specialista ormai in pensione, ma mi sono dovuto ricredere; il dott. Giuseppe è veramente un ottimo medico, preparato e particolarmente attento al rapporto umano e personale, qualità rara nella professione medica in generale. Vorrei averlo incontrato prima.
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Sono stato da diversi psichiatri nella zona, ma l'unico che è riuscito a risolvere il mio problema è stato il dott. Reffoli. Puntuale e preciso, è stato davvero molto professionale e disponibile ad ascoltare i miei sintomi e risolverli dimostrando grande preparazione sia dal punto di vista farmacologico che umano. Molto disponibile anche telefonicamente. Lo consiglio vivamente.
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Grazie, dottore. L'ho ritrovata dopo qualche anno a Legnano quando ero reduce dai primi colloqui all'Ospedale Nuovo. Ed ho capito: quattro pastiglie di diverso colore assunte ad ore alterne mi offrono una riflessione: alla medicina in genere chiediamo di aiutarci a fingere di ignorare che viviamo per un tempo finito, ma a lei chiediamo di rinviare...sono corpo con un cervello capace di pensare, esprimere una soggettività forse irripetibile; l'ho compreso anche grazie a lei... "Chiudere la distanza fra medici e ammalati" dovrebbe scriversi accanto al nome sulla sua scrivania. Grazie ancora. Davide
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Ho conosciuto il Dott. Reffoli per aiutare mio zio con il suo problema di bipolarismo. Già dal primo incontro a pelle è un professionista che trasmette sicurezza e umanità. A differenza di altri dottori da noi incontrati che hanno prescritto a mio zio una cura farmacologica senza scambiare con lui neppure due parole, il dott. Reffoli viaggia su un altro binario, si intrattiene molto con mio zio, ha avuto con lui più di un incontro e ci sta aiutando moltissimo per risolvere il problema. Finalmente riusciamo a vedere un po di luce.
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Conosco il dott. Da molti anni e devo dire che è un medico molto professionale preciso scrupoloso e attento alle esigenze del paziente anche sotto il punto di vista umano. Sempre disponibile e molto gentile. Che dire di più nel mondo si oggi dove è difficile trovare un buon medico! Lo consiglio davvero anche per un semplice colloquio e non potrete che capire che è quello giusto per voi!
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Ho riscontrato molta professionalità.accoglienza e disponibilità all ascolto. Sono stata molto seguita nella gestione dei farmaci.professionista molto disponibile.
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Ho conosciuto un medico, bravo. Qualcuno capace di curare! Nessuna relazione di cura si stabilisce con sconosciuti. Specialista di psichiatria che sa vivere il proprio lavoro con la dignità della persona solida quanto il silenzio nel quale lavora concretamente, ogni giorno, per una medicina fatta di attenzione, rigore, studio sistematico e cura dell'altro.Da anni, la sua attività di ricercatore e terapeuta si distingue per l'impegno continuo inteso alla soddisfazione sia funzionale che psicologica del proprio paziente. Il quale, per primo, non ignora certo che la qualità della terapia è seconda all'attenzione umana e singolare che il suo medico impiega nel seguirne gli sviluppi.
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Buonasera. Il dott. Mi ha seguita per un periodo molto triste della mia vita. Ho trovato in lui un valido sostegno umano e professionale. Molto disponibile soprattutto attento nella gestione farmacologica.
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Mi sono trovato molto bene con il dott. Reffoli approccio umano e professionale, mi ha dato una cura farmacologica che fin da subito mi ha dato ottimi effetti. Ampiamente consigliato
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